Palazzo Chiaramonte

Arriving in Piazza Vittorio Emanuele, what is still today Piazza San Francesco for the people of Enna, you can admire the magnificent palace once owned by the Chiaramonte family.

The arrival in the city of the Franciscan friars to whom the sovereign himself gave the use of a plot of land in the Janniscuru area is due to the evangelical work of Frederick III of Aragon, the first settlement nucleus of the friars who built the church dedicated to the Spirit there. Santo and their convent. Thanks to their evangelizing work and their assiduous presence in the urban fabric, after the tensions created in Sicily over the succession to the throne, they managed to obtain the palaces of Andrea Chiaramonte and Scaloro degli Uberti from King Martin in 1393. The friars renovated the palace, adapting it to monastic needs and building a church dedicated primarily to St. Andrew and then to the Immaculate Conception.

 

La chiesa è a navata unica con pareti alte e disadorne, presenta l’abside affrescato con scene della vita di San Antonio da Padova coronate dalla glorificazione di San Francesco e San Antonio impreziosito da un coro ligneo del XVII sec. Al centro dell’arco trionfale pende una croce attribuita a Pietro Ruzzolone da Palermo (1484-1526) e dipinta in ambo i lati,coronata dalle cappelle laterali che si aprono ai lati della navata in cui, tra le opere riconosciamo un Crocifisso a trittico, le tre tele del pittore ennese Francesco Ciotti che rappresentano: “il Perdono di Assisi”, “l’Assunzione della Vergine” e una “Natività”, la tela della “Vergine coronata dagli Angeli e venerata dalle Sante francescane Chiara e Agnese e la tavola di Simone Wobreck riproducente “l’Adorazione dei Magi”. La storia di San Francesco viene narrata da affreschi opera di Giovan Battista Bruno (XVII sec.) mentre la statua dell’Immacolata è attribuita alla bottega del Bagnasco. La chiesa è sede della Confraternita di Maria SS. Immacolata nata nel 1754 per fusione delle confraternite “delli Cordigeri” (1400) e del Collegio di Sant’Orsola (1613).
Affiancata alla Chiesa sorge la Torre Campanaria indubbiamente risalente ad epoca precedente e anch’essa inseribile nel circuito difensivo della città, che oggi ci appare in forme che dal gotico tendono al rinascimento secondo i canoni dettati nella opera di ristrutturazione risalente al 1485. La torre è divisa in tre piani e quello che oggi appare come un piano terra posto troppo in alto rispetto al livello di calpestio odierno, in realtà deve la sua posizione ai continui sbancamenti succedutesi negli anni che hanno portato alla inaccessibilità alla porta anteriore della chiesa e alla demolizione della scala d’accesso. Quando si provvide a realizzare la piazza fu effettuato un enorme sbancamento che fece scendere di molto il livello del palazzo la cui entrata rimane visibile e quasi inconcepibile ai giorni nostri. Quindi per accedere alla chiesa si scavarono i sotterranei ricavando delle grotte e un atrio d’ingresso che immette in una scala interna che conduce al primo piano del palazzo dove ha sede la Chiesa. È inoltre possibile accedere alla Chiesa da una entrata posta nel Chiostro del convento a cui si giunge salendo le scale ubicate nella parte posteriore. Il chiostro ha perso molte delle sue caratteristiche originali ha quasi tutti gli archi tompagnati e si apre tra i locali della chiesa e monastici e i locali dove hanno sede gli uffici comunali.

Orario apertura da Martedì a Domenica 09,00 / 13,00  –  14,00 / 18.00

Ticket intero  € 4,00